Recensioni
«(…) Liviabella riesce ad essere profondamente italiano, anzi, trasuda italianità in termini culturali e caratteriali, e nello stesso tempo tiene in pugno le grandi esperienze di altre tradizioni nazionali. Nel convegno e nel libro derivato, cui partecipa con rilievo, oltre ai due strenui e chiaroveggenti curatori, il figlio del compositore, Lucio Liviabella, si sommano una ricchezza straordinaria di documentazione e di esempi musicali (fra cui le splendide di Alessio Di Benedetto), le ricostruzioni di uno stile, di un pensiero e di un’intera epoca della musica italiana, che dobbiamo a Gian Paolo Minardi, Paola Ciarlantini, Riccardo Pecci, Sergio Martinotti, Anna Ficarella, Tonino Tesei, Maria Teresa Arfini, Paola Maurizi, Arrigo Quattrocchi, Alberto Barbadoro, Marta Mancini.»
(Quirino Principe, Il Sole 24 Ore, 7 settembre 2008)