Progetto di Paola Maurizi
Nel 1985 (Anno Internazionale della Musica), partendo dalla constatazione che la musica di Briccialdi non era ancora conosciuta come meritava, proposi alla Provincia di Terni di colmare una grave lacuna della discografia internazionale con la realizzazione della prima incisione discografica interamente dedicata al compositore ternano. A ricreare il fascino e l’estro del suo repertorio strumentale sarebbero stati il flautista Roberto Fabbriciani, erede artistico di Briccialdi, e il pianista Carlo Alberto Neri. Io stesi le note di copertina, dopo aver indicato la necessità di documentare i tre principali ambiti della produzione del compositore: le famose Fantasie su celebri temi operistici, che tanto andavano di moda nell’Ottocento, nate per un pubblico che il flautista-compositore voleva deliberatamente sbalordire con una serie di prodezze acrobatiche ( l’op. 101 per fl. e pf. su motivi dell’opera Guglielmo Tell di Rossini, l’op. 56 per fl. e pf. sull’opera Lucrezia Borgia di Donizetti, l’op. 86 per fl. e pf. su motivi dell’opera La Traviata di Verdi); le composizioni originali, testimonianze di un’inventiva non comune e di una perfetta conoscenza tecnica ed espressiva del suo strumento ( Il Vento capriccio op. 112 per fl. e pf., Sogno d’amore op. 79 per fl. e pf.); gli Studi per flauto solo, a esemplificare quella cospicua produzione didattica che gli aveva conservato la fama ( Solo di Studio op. 31 n. 14 per flauto). La critica premiò il lavoro – realizzato anche grazie alla disponibilità a titolo totalmente gratuito di tutti i suoi attori – candidandolo al Grand Prix du Disque: “l’esecuzione di Fabbriciani, l’accompagnamento altrettanto brillante di Neri, rendono il disco una piacevolissima occasione d’ascolto e di piccola riscoperta” (A.F., Musica Viva, luglio-agosto 1985, p. 67); “un disco che si raccomanda non solo per l’interpretazione di ottimo livello ma anche per le musiche interessanti in esso contenute”( Luciano Lanfranchi, Piano Time, gennaio 1986, p. 80).